sabato 24 novembre 2018

DONATELLA TANZINI














Patrizia ZUCCHERINI , in questa occasione, ha accolto con una certa commozione le opere di un'artista, Donatella TANZINI, che ha vissuto in maniera molto intensa il suo rapporto con l'arte : l'ha studiata, l'ha insegnata, l'ha usata per svelare al mondo la sua inquietudine in una miriade di quadri che le sono stati compagni fedeli. 
Fino al momento della sua scomparsa. 


Donatella TANZINI nel suo studio




Si , lo so! Il mio compito sarebbe quello di fare due foto per documentare il passaggio dell'artista di turno in questo momentaneo splendido palcoscenico. 

Ma come si fa a rimanere immuni , insensibili difronte a messaggi che ti raccontano, che ti stimolano, che ti colpiscono?




Entrare in galleria questa volta è stato  come immergersi in una tavolozza piena di colori e sentirsi una parte del tutto. 
Sarà per tutti quegli specchi che moltiplicano la visione ma ho avuto la sensazione di trovarmi all'interno di una delle casine del "GIARDINO DEI TAROCCHI" dove, per la prima volta , ho avuto la coscienza di "entrare" nell'ARTE. 


Galleria "IL QUADRIVIO"




Del resto mi son reso subito conto, con un fugace sguardo, che , a fronte di una tecnica stilistica consolidata in cui prevale l'elemento grafico, la "ripartizione geometrica della tela" e il contrasto tra i colori, ogni quadro appariva "composito", quasi un rebus , ricco di particolari da decifrare.








Sono questi i momenti in cui sentiresti il bisogno di parlare con l'artista per farti spiegare la chiave di lettura, i momenti in cui l'impotenza ti assale e hai la sensazione di perdere il vero significato di ogni singola opera.

Non si possono fotografare tutti i quadri! 
Non devo fare un catalogo! 
Ma individuare quelli per lei più significativi, più rappresentativi di quell'inquietudine citata dai suoi recensori, mi sarebbe piaciuto. 
Per una forma di rispetto ma anche per il rispetto della verità.

Mi si parla di "contrasti" che convivono nell'immaginario artistico di Donatella "come forze che si esaltano nel continuo, reciproco contrapporsi" (PRONESTI') e allora io penso di intravvederli nello scontro tra il sole e la luna, nella lotta tra realtà e finzione, nell'altalena tra "volti e maschere, tra cavalli a dondolo e splendidi destrieri, oggetti reali e forme metafisiche"
Lo sfondo è spesso surreale , onirico, metafisico e qui potrebbero forse essere chiamati in causa riferimenti a Magritte, Chagall, Dalì, Picasso, Annigoni, Sassu...





























Quello che mi piacerebbe è sperare che sia stato ricorrente sollievo, per Donatella TANZINI, il riportare su tela  quegli oggetti e quei volti che fanno parte del suo primo vissuto, quasi ad alimentare l'illusione, come dice la PRONESTI',   di "poter invertire la corsa del tempo e ritrovare le piccole grandi gioie dell'infanzia, i desideri e le speranze della giovinezza, il conforto degli affetti importanti ormai perduti per sempre".

Sicuramente la sua grande preparazione artistica Donatella l'ha messa anche al servizio della tradizione, di cui era intrisa, essendo nata e cresciuta in una città come Siena e chi, come me, ha vissuto anche solo da studente in quella città , sa che la "Senesità" te la porti sempre dietro  e con essa la terra rossa, l'amore per il bello e per quei cavalli che animano la "carriera" e i gonfaloni delle contrade e il volto di quella Santa che è la patrona d'Italia.  


"Astri e calde cromie"



La mostra, che si è aperta presso la Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" di Grosseto giovedì 22 Novembre e si concluderà Domenica 2 dicembre, si intitola "LA GIOSTRA DELLA VITA" .
La vita come un  GIOCO, perché nella simbologia cui l'Artista ricorre per le sue "descrizioni" fanno parte anche carte e dadi e jolly e maschere, che fanno pensare all'azzardo di certe decisioni, alla casualità degli eventi, alla sorte che non tiene conto dei valori riconosciuti e spesso sconvolge tutti i piani ed i sogni.





Il gioco della vita (particolare)




















"Luna cosmica"



Un'atmosfera che incanta , per i suoi colori accattivanti, la bellezza del tratto, l'aspetto intrigante delle figure, dei manichini, dei fiori, degli animali e che ha una sua colonna sonora , delle note appena percepibili accompagnate da uno sferragliare ritmico. 

Se chiudo gli occhi distinguo in sottofondo le parole di un'antica canzone : "... il carrozzone va avanti da sè, con le Regine, i suoi Fanti, i suoi Re... "



Ho sempre pensato che l'Artista opera per sè , per dar forma ad un sentimento che nasce dalla propria anima ma sono convinto che, indipendentemente dalle realtà che lo hanno generato, esso è in grado di intercettare  lo spirito di ognuno di noi.

Ed è proprio nel sogno che che avviene magicamente , magari per un istante, quella sintesi che appare impossibile nella realtà.





"Cromie temporali"











La scomparsa di Donatella TANZINI ha interrotto interessanti esperimenti che la vedevano protagonista dopo la pensione e il buon ritiro nelle montagne pistoiesi, dove il contatto con la natura le aveva aperto nuovi orizzonti.
Significativa, a questo proposito, l'intervista rilasciata al giornalista Fabrizio Borghini per la rubrica "Incontri con l'arte", presente la Dott.ssa PRONESTI', in quel di GAVINANA.

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VIDEO



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Ringrazio come al solito Patrizia ZUCCHERINI per l'opportunità che mi dà, ogni volta, di conoscere nuovi artisti, nuovi personaggi,  ma anche tutte quelle persone che, con le loro parole e la loro disponibilità, contribuiscono al mio arricchimento artistico e spirituale.
Un ringraziamento particolare alla famiglia SEVERI che ha concesso le opere e al caro SORINI che impreziosisce ogni volta, con la sua esperienza, ogni manifestazione artistica.





"Omaggio a De Chirico"
















Pittrice (Siena 1948 - 2017). Si è diplomata all’Istituto d’Arte della sua città ed ha proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha insegnato Discipline Pittoriche, Laboratorio e Progettazione nei Licei Artistici di Savona, Firenze ed Empoli. Hanno contribuito alla sua formazione professionale anche quattro viaggi all’estero a Parigi, Vienna, Barcellona e Madrid. Nel corso della sua carriera Tanzini ha ottenuto vari premi tra i quali la medaglia d’oro alla Mostra d’Arte Sacra di Sovana (Gr), il 2° premio acquisto ed il premio speciale alla Galleria Il Cenacolo di Firenze. Hanno scritto di lei il Dott. F. Borghini (Toscana Tv), il Prof. A. Pucci, l’Architetto G. Trotta e J. L. Montané (critico d’arte internazionale); le sue opere sono state presentate dai professori E. Natali e P. Listri. Ha tenuto mostre personali a Pistoia (1996, Galleria Il Mezzanino), Maresca (1995, 1996, 2001, 2004), Venezia (Galleria Studio 2), Campiglia (1997), Firenze (2001, American Bar; 2001 e 2002 O.K. Bar), Sesto Fiorentino (2008 e 2011, Palazzo Pretorio), Empoli (2009), Gavinana (2012), Cremona (2014, Galleria Immagini Spazio Arte), Gualdo Tadino (2014, “I colori dell’anima” al Polo Museale Rocca Flea Kontemporanea, Profili d’Artista) e Madrid (2015, Instituto Egipco). L’artista ha inoltre preso parte a numerose e prestigiose rassegne, tra cui gli eventi fiorentini presso il Salone Brunelleschi (2003 e 2004), il Centro d’Arte Puccini (2004) e la Casa di Dante (2012), la rassegna piacentina presso la Gall. La Spadarina e le mostre a Volterra “Volterra in cornice” e Lastra a Signa (Fi) presso Villa Caruso Bellosguardo. «L’opera pittorica di Donatella Tanzini testimonia un percorso creativo originale e coerente, che mostra un profondo interesse verso tematiche importanti, esposte con evidente sensibilità artistica e umana. Sono immagini realizzate attraverso originali soluzioni tecniche e compositive, proposte con uno stile ricco di un cromatismo vivace e accattivante. Da un punto di vista strutturale l’elemento grafico si risolve in una configurazione di segni e colori tesi a individuare e realizzare una capacità espressiva che riveli una sensibile dimensione interiore e spirituale. La cromia intensa, il ritmo compositivo, gli spazi ricreati con sintesi geometrica, costituiscono gli elementi basilari di un linguaggio che si fa autentica espressione lirica. La pittura diventa così specchio di una visione che si muove tra l’aspetto simbolico e il sentimento esistenziale, ricco di rilevanti momenti introspettivi e psicologici. L’assunto emozionale viene offerto attraverso una spontaneità affabile, un equilibrato e armonico sentire che denota un’innata sensibilità. Si evidenzia una passione per l’arte intesa come mezzo comunicativo di valori, di ideali proposti con semplicità e felice libertà interpretativa, in uno slancio di intensa e serena espressività.» (R. Perdicaro


sabato 10 novembre 2018

BRUNO DOMINICI nel nostro ricordo












Erano bianche le pareti e non c'erano tende alle finestre né tappeti ad ornare le stanze della casa nuova.
Eravamo agli inizi della vita vera, quella che ti guarda in faccia. 
La vita del lavoro, delle responsabilità, del primo figlio.
Molte aspettative ma nessuna pretesa. Un'ipoteca per il futuro.
Ma un giorno un amico mi mostrò un quadro: un ritratto di donna, un volto di bambina, una principessa con i capelli raccolti a coda di cavallo, due occhi neri che mi guardavano fisso .
La portai a casa. 
La pagai a rate.
Da allora è li, a farmi compagnia nei giorni bui , a rallegrarsi con me nei giorni sereni.








Fu così che entrai in contatto con il mondo dell'arte grossetana, attraverso uno dei pittori più rappresentativi ed ammirati: Bruno DOMINICI.

Era il 1979 e nei successivi anni ebbi modo di conoscere e riconoscere quella figura asciutta, col cappotto di cammello,  la sigaretta tra le mani, che si trascinava nelle vie del centro, a volte solitario a volte in compagnia degli artisti con cui aveva dato vita all'Associazione Primavera Maremmana.




La sua morte, avvenuta nel 1989, non ha scalfito la memoria di quanti hanno avuto modo di apprezzare la sua capacità artistica nelle varie esposizioni cui ha partecipato e le successive retrospettive non hanno fatto altro che confermare la considerazione di cui godeva e gode tutt'oggi.

E questo l'ha capito bene Patrizia ZUCCHERINI che ha voluto "santificare" dal 10 al 18 novembre 2018, con una antologia dei suoi quadri, la Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" che coordina con passione e perizia.

Una mostra per molti versi inedita e intrigante perché  interamente allestita con le opere messe a disposizione da privati e quindi sconosciute ai più.









La mia curiosità mi ha portato prestissimo alla sede della mostra, preparato come non mai a documentare, come avviene di solito, con qualche fotografia e una ripresina improvvisata, la cerimonia dell'inaugurazione.
Non avevo parlato con Patrizia e pertanto sono stato colto di sorpresa quando mi è stato detto che la presentazione sarebbe avvenuta ad opera di un allievo del Dominici  e mi sono trovato di fronte l'Ing. Antonio Ludovico.




Ing. Antonio LUDOVICO



In un silenzio che definirei rispettoso, le sue parole hanno riempito di significato quel momento di corrispondenza con i presenti, tanto più che egli, con la delicatezza che gli è propria, ha evitato qualsiasi riferimento critico e ha preferito soffermarsi maggiormente sul lato umano del Dominici: sul suo carisma di insegnante e sulla pazienza con cui lui, notoriamente indomito di carattere, si premurava di consigliare e correggere i ragazzi a lui affidati.

Ricordando la figura di Dominici e quella di altri valenti professori come Cassola e Mazzolai, Ludovico si è detto  fortunato e si è addirittura emozionato tanto da contagiare anche il pubblico, che si è reso partecipe di quel sentimento.



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L'Ing. ANTONIO LUDOVICO PRESENTA LA MOSTRA DI BRUNO DOMINICI

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Un momento di soddisfazione per Patrizia ZUCCHERINI che ha voluto questa mostra e che è stata gratificata anche dalla sopraggiunta presenza del figlio di Bruno Dominici, MARCO e da quella del Sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha messo volontariamente a disposizione un'opera in suo possesso.



(dal sito di Patrizia)



Nei giorni successivi mi sono dedicato all'osservazione dei quadri.

Un primo passaggio veloce, istintivo. 
Una visione d'insieme, inebriante , di forme e colori... Tanto rosso, ocra , arancione, nero.

Poi l'esame più accurato delle tematiche.


Tante figure, tanti volti, rigorosamente di donna : modelle, figlie , amiche.























Tanti nudi...





















Poi tanti fiori
Gialli, scarlatti ma anche bianchi, argentati. 
I più delicati. 
Spesso nei vasi.






















Io li guardo, li confronto. 
Mi avvicino. 
Mi allontano per capire meglio il miracolo della pittura: materia da vicino ,  figura da lontano.

Rivedo in tutti la mano, quel tocco che sa, che ripete sempre uguale e mai identico , per disegnar marine





















ed altre cose















Ho letto e riletto giudizi critici, prefazioni di libri e di cataloghi, ho ascoltato presentazioni di mostre, ho sentito testimonianze di persone che l'hanno conosciuto, colleghi , amici, artisti , discepoli.

Ma l'impressione che mi è rimasta è ben sintetizzata in una frase del mio amico Paolo :





DOMINICI Bruno 




" Dietro al tuo lento incedere 
una scia di fumo e di colori "

(Da 'Epitaffi nel Vento' di Paolo Pisani - Editrice La Luna - 1998 - pagina 19)