mercoledì 5 febbraio 2020

ARTISTI A "IL QUADRIVIO"







Ancora una volta Patrizia ZUCCHERINI ci ha preso per mano e ci ha fatto fare una bella escursione all'interno delle sale de "IL QUADRIVIO".

Per lei è ragione di soddisfazione vedere sempre frequentate le sale della sua Galleria e non si ferma mai  un attimo pur di promuovere occasioni di incontro e di celebrazione del bello.

Il suo carattere aperto e generoso la agevola nel rapporto con gli artisti che intendono mostrarsi ma torna particolarmente utile quando, come in questo caso, è necessario chiamare a raccolta gli amici per assemblare una mostra di opere del '900,  che raramente è dato di vedere in pubblico, data la cura con cui i proprietari li proteggono gelosamente nelle loro belle case.
La scelta non è stata casuale perché , nel proprio animo, Patrizia sente maggiormente il richiamo degli artisti locali cui vuol dare particolare risalto per dimostrare affetto e riconoscenza per coloro che   hanno "vissuto" il nostro territorio.

Ecco dunque che nella locandina  che annuncia l'esposizione fino a domenica 9 febbraio sono riportati i nomi di MARTINI, DOMINICI , PARIGI, GENTILI, GUNTER, DE MICHELI oltre a MATTIOLI, CIAVATTA,PASETTO E ATTARDI.












Ho vissuto con lei e con altri amici pittori le fasi di allestimento delle opere e ho avvertito, ancora una volta, quella tensione che deriva dalla ricerca di posizionare ogni opera in modo da darle il maggiore risalto. 
Una volta visto il compimento dell'opera , mi sono rilassato e mi sono preparato psicologicamente per il giorno dopo: per il momento della inaugurazione.


Io cerco sempre di arrivare una mezz'ora prima dell'orario stabilito perché voglio preparare per tempo l'attrezzatura per le foto ed eventualmente per una ripresina ma, naturalmente c'è chi arriva prima di me: Patrizia che , con un ultimo sopralluogo, si assicura che tutto sia a posto e immancabilmente ripassa ,con la mente, se ha mandato l'invito a tutti, ma proprio tutti.




Ecco che l'ora si avvicina e il primo ospite è speciale , Paolo PISANI, che, in questa occasione si è assunto il compito , ed anche il piacere, di dire due parole di presentazione, avvalendosi della sua esperienza e della conoscenza di molti degli Autori di questi quadri.
Il tempo di un saluto ed ecco arrivare via via altri visitatori che Patrizia saluta e ringrazia, sia per la gradita presenza (tutti) sia per la gentilezza mostrata nell'averle affidato i loro tesori (alcuni).























Come al solito non è facile per me , in quei momenti concitati, riuscire a documentare degnamente le varie fasi degli incontri che andranno ad arricchire il sito ufficiale de "IL QUADRIVIO" ma piano piano si trova l'attimo fuggente e si cattura spesso il sorriso della gente che, per qualche ora, può rallegrare il proprio spirito.



Uno dei momenti più interessanti stato dunque l'intervento di Pisani che ha lodato l'ennesima iniziativa di Patrizia ZUCCHERINI che, sull'onda di una passione e assecondando il suo sentimento artistico ha permesso la visione di una sventagliata di opere importanti di artisti che sono molto cari  a noi maremmani.
Paolo ne ha ricordati alcuni e, contemporaneamente, ha ringraziato i loro parenti che hanno portato avanti il ricordo di questi personaggi cui andrebbe dedicato, secondo lui, uno spazio museale da parte del comune. 













Sono risuonati i nomi delle famiglie Boaselli,  Gentile,  Dominici, ma un tributo speciale è stato rivolto anche al SORINI che è stato un energico promotore e un vero catalizzatore dell'arte in questa città.

L'ultimo passaggio del suo discorso ha generato una vena di commozione perché , soffermandosi su due quadri "alternativi" di Bruno Dominici, una giostra ed un Pinocchio, ci ha ricordato che essi erano stati richiesti al pittore dal Prof. Ermanno Pifferi e dalla moglie Iside per la cameretta della loro figlia Eleonora, poi tragicamente scomparsa in un incidente stradale.








VIDEO 1

LA PRESENTAZIONE DI PAOLO PISANI





Una presentazione molto sentita dunque del Pisani che ha alleggerito il tono quando ha fatto i complimenti alla Prof. Gloria MAZZI, al Prof. Andrea COPPINI e soprattutto alla giovanissima sassofonista Selena DONCOVIO che avevano il compito di intrattenere il pubblico con buona musica.


VIDEO 2

MOMENTI DEL CONCERTO




















Il brindisi finale ha coronato questo momento di serenità.








Solo nei giorni successivi , con più calma, mi sono potuto gustare i quadri esposti e approfondire la mia conoscenza  degli artisti.







LAMBERTO CIAVATTA










GUNTHER RECHN


Gunther Rechn: Nato a Lodz, in Polonia, il 14 marzo 1944 da una famiglia di origine estone e tedesca. Vive e lavora a Cottbus, in Germania. Ha studiato all’Università di Halle Disegno industriale, diventando poi assistente ai corsi per lo studio di natura morta e di nudo. Successivamente si è dedicato completamente alla pittura, continuando a studiare ad Halle con maestri come Lothar Zizmann, H.H. Wagner e Willi Sitte. La sua carriera artistica è ricca di riconoscimenti per l’incisività e la personale creatività delle opere che hanno sempre riscosso, nelle numerosi esposizioni, una grande attenzione del pubblico e della critica più qualificata, come testimonia anche la ricca bibliografia esistente. Pittore ed incisore, a partire dal 1974 ha esposto i propri lavori in numerose città europee (Lipsia, Halle, Norimberga, Berlino, Dresda, Rostock, Cottbus, Francoforte, Vichy, Sofia, Varsavia, Mosca) ma anche in Palestina, nel Libano e a Cuba. In Italia ha esposto a Siena, Rieyti, Jesi, L’Aquila, Sulmona, Roma. A Grosseto, fra le numerose occasioni di incontro artistico, ha presentato nel 1997 “Stupor mundi”, una grande mostra di olii, tempere, acquarelli e chine incentrata sul personaggio di Federico II di Svevia.


















BRUNO DOMINICI


Bruno Dominici (Grosseto, 1920 – 1989) La sua formazione avviene all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel dopoguerra esprime un forte impegno sociale e prende parte attiva nella costruzione del Sindacato Pittori e Scultori aderente alla Cgil, ha uno studio anche a Roma, e stringe rapporti con alcuni dei maggiori artisti figurativi operanti nella capitale. La sua pittura negli anni Cinquanta guarda all’esperienza realista, ma anche quando affronta i temi sociali, e ciò non avviene frequentemente, non è mai declamatoria, piuttosto si muove sulle corde dell’intimismo. La documentazione che è stato possibile ricostruire ci parla di una vasta attività espositiva, a cominciare da molte partecipazioni a mostre collettive fin dal 1945. Nella seconda metà degli anni Sessanta torna a vivere a Grosseto e, oltre a continuare la sua ricerca artistica, si fa promotore di iniziative dirette a vivificare la vita culturale della città, ricoprendo fino alla sua scomparsa la carica di presidente dell’Associazione Primavera Maremmana. Nel 1981 il Comune di Grosseto gli dedica una vasta rassegna antologica, allestita negli spazi del Museo Etrusco. Scompare nel 1989, e l’anno successivo, nella Fortezza delle Mura Medicee di Grosseto, viene organizzata una mostra retrospettiva dedicata alla sua opera pittorica.





























CARLO GENTILI

Carlo Gentili è stato uno dei pittori grossetani più importanti del Dopoguerra e un maestro riconosciuto per le successive generazioni di artisti locali. Vissuto a Grosseto dal 1910 al 1996, considerato una “figura determinante nel panorama artistico locale dagli anni Trenta fino agli anni Novanta, Gentili è una personalità versatile, un artista che si è dedicato alla scultura, appresa in giovinezza nella bottega di Ivo Pacini, alla pittura, in sintonia con le espressioni artistiche realiste di Guttuso, Treccani, Zancanaro, fino alla grafica e alle arti applicate. È stato autodidatta, inclinato per istinto verso l’arte, perché, come ha sempre affermato, l’artista ‘è colui che nasce con l’istinto di disegnare, di riproporre ciò che vede e ciò che sente’. La sua bottega era un luogo d’incontro naturale per artisti, intellettuali locali e forestieri, dove si dipingeva e insieme si discuteva quotidianamente di pittura.
Nilo Bacherini, Mario Nanni, Maurizio Nardini, Lucio Parigi, Dino Petri, fino agli artisti di ultima generazione, come Paolo Cimoni e Irma Alonzo, ricordano quanto fu determinante la figura di Carlo nella riflessione dei loro percorsi artistici. Un artista che ebbe anche un ruolo attivo nel dibattito politico e culturale della città, divenendo consigliere comunale e assessore dal Dopoguerra al 1951, e direttore, insieme a Tolomeo Faccendi e Bruno Dominici, della scuola Comunale di Pittura di Grosseto dal 1963 al 1966”.

















GIOXE DE MICHELI



















UGO ATTARDI













REMO PASETTO























LUCIO PARIGI



















MARIO MARTINI



















CARLO MATTIOLI