mercoledì 24 ottobre 2018

... DI MARE E DI COSTA.









Quando Patrizia ZUCCHERINI mi manda un messaggino con il nome dell'Artista che ha scelto la sua Galleria d'Arte per la sua mostra, automaticamente si attiva in me un meccanismo rituale in cui la curiosità la fà da padrona e il  mio computer, compagno fedele di mille sogni, sazia quasi sempre la mia fame di informazioni.





L'Ing. Antonio LUDOVICO con la Sign. Patrizia ZUCCHERINI


Questa volta ho penato un poco per trovare notizie riguardanti il pittore Antonio LUDOVICO ma alla fine la mia pazienza è stata premiata  e le prime immagini della sua opera mi sono venute incontro così , semplicemente , quasi volessero raccontarmi un favola dolce.
... DI MARE E DI COSTA... Un titolo selettivo per il  tema conduttore della mostra che si tiene per la prima volta a Grosseto presso la Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" dal 24 ottobre al 4 novembre e già questo mi ha fatto pensare alla passione del navigante che , migrando di cala in cala, può assistere da una postazione privilegiata , il mare, allo spettacolo della natura.
Facevo queste considerazioni tra me e me mentre preparavo  le domande da fare al Maestro per cercare di capire il più possibile del suo carattere, delle motivazioni che lo hanno spinto a dedicarsi alla pittura e della tecnica preferita.









Naturalmente ho approfittato della gioiosa confusione che caratterizza l'atmosfera di un "vernissage" per documentare , per quanto possibile, le parole di presentazione dell'Artista ad opera della Prof.ssa Marcella PARISI e quelle di Don Franco CENCIONI alla presenza del Vicesindaco Luca AGRESTI.




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FILMATO DELLA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA DI ANTONIO LUDOVICO

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Antonio  LUDOVICO , all'inizio mi è parso un po' emozionato per questa "sfida" (forse a sè stesso?) che aveva accettato anche per la premurosa insistenza di Patrizia,  ma si è prontamente  tranquillizzato, man mano che la gente veniva a salutarlo, complimentandosi per le sue opere.
Sono stati veramente in tanti , ma egli ha avuto una parola per tutti , una spiegazione per tutti, mentre la Sig.ra Roberta faceva gli onori di casa  gestendo un ricchissimo rinfresco.

A me personalmente interessava maggiormente l'espressione dell'Artista contornato dagli amici e da nuovi conoscenti.














Me ne sono andato lasciando una folla , ripromettendomi di ritornare a parlare con il pittore nei giorni seguenti, quando avrei potuto approfittare  di momenti di maggior calma.











Il successivo incontro con LUDOVICO è stato per me illuminante per diversi motivi: mi sono trovato davanti una persona molto seria, decisamente riservata , con una spiccata signorilità.  
Nel corso del colloquio abbiamo trovato presto motivi comuni e la soggezione che avevo provato per quella figura è andata via via scemando.
Dopo aver parlato con lui, del suo lavoro di Ingegnere , della sua consuetudine  pertanto al disegno, del suo impegno nell'insegnamento e nella ricerca storica,  della sua passione per il mare (e per la montagna) mi sono reso conto quasi subito che alla base sua arte non ci sono segreti, non ci sono artificiosi giochi di colore ma quella che la Prof.ssa Marcella PARISI definisce chiaramente nella sua prefazione "un'attenta osservazione, un'analisi accurata , un rigore pittorico" che lo portano a dipingere con maestria indubbia i paesaggi incontrati durante i suoi viaggi , catturati spesso con schizzi veloci e rivissuti poi con calma nel suo studio.






A prima vista, entrando nella Galleria piena di specchi che moltiplicano le sfumature dei colori, è sembrata una passeggiata riposante per gli occhi e per la mente. 
Immagini che dolcemente ti pervadono e ti trascinano all'interno del quadro , dandoti le stesse percezioni vissute probabilmente dall'Artista. 
La varietà dei paesaggi ha permesso a Ludovico di esprimere con tonalità differenti l'espressione della propria arte a seconda che condividesse il fascino malinconico di un faro, le sculture naturali della costa sarda, la potenza dei marosi in Portogallo, la dolce atmosfera di bocca d'Ombrone.



"Il faro di Younghal"2002 (IRLANDA) - particolare






"L'arco di Lupiro" 2012 - Golfo di Orosei





"Dalla Grotta del Bue marino" 2012 - Golfo di Orosei






"Limen:Cabo da Roca" 2008 - Portogallo





Quello che mi ha colpito è stata la ricchezza di particolari, la veridicità delle situazioni, la visione realisticamente resa degli scorci di città e di porti: tutte cose che mi hanno obbligato ad una valutazione accurata di ogni dipinto e hanno richiesto una buona concentrazione (dovendo oltretutto fare qualche foto per ricordare l'evento sul sito della mia amica Patrizia Zuccherini)



"Stoccolma:l'ultimo vaporetto" 2017



"Dunmore East Harbour" 2002 - Irlanda



"Bassa marea a Roundstone Harbour" - particolare -2002 Irlanda





Significativo l'acquerello "Cala Mariolu e la Sfinge di Orosei":


"Cala Mariolu e la Sfinge di Orosei" 2017

il costume del bagnante dipinto con un unico tratto, gli ombrelloni, l'andatura incerta ed insicura di chi cammina sulle rocce, i gommoni "in agguato",  le rocce disegnate sul costone sardo denotano la precisione che guida la mano di Ludovico.



Quando ho fatto la domanda di rito su quale fossero i quadri che amasse di più, si è schermito sorridendo e mi ha ribadito che tutti gli ricordavano qualcosa di bello, altrimenti non li avrebbe dipinti. Ma la moglie Roberta, mia complice temporanea e profonda conoscitrice del marito, mi ha fatto qualche confessione che, come tale, mi obbliga al segreto.

In conclusione , dovendo eseguire qualche fotografia tra tutte le bellissime opere che erano disseminate nella galleria, mi sono lasciato conquistare maggiormente da quelle che andavano a sollecitare il mio lato romantico 



"Da Ischia a Sorrento" 2015





"Ischia: nel Parco Paul Buchner" 2015






"Pomeriggio al castello aragonese d'Ischia" 2015







la mia passione per la pesca



"Bocca d'Arno" 2017





"Tango in Laguna" 2017 - Orbetello
Con questo acquerello il pittore ha vinto il 2° premio al Concorso internazionale "METROPOLI DI TORINO" VII edizione - biennale 2018




e da quelle che mi suscitavano maggior emozione perché tributo alla mia terra: la Maremma.





"Il faro di Talamone: particolare" 2007




"Dalla palude al mare" 1984 Castiglione della Pescaia
Olio su tela





"Maremma" - 2008





"Relitti" - 2007 (Parco della Maremma)




"Parco della Rimembranza" - Grosseto



Un evento, secondo me pienamente riuscito, che ha permesso a molti , grossetani e non, di partecipare idealmente alla visione di molteplici realtà che l'artista ha "selezionato" per loro. 

Il suo amore per i "viaggi di mare e di costa", che lo accomunano idealmente a CONRAD, Antonio LUDOVICO l'ha espresso non con la parola scritta ma giocando con le tenui variazioni dei colori che solo l'acquarello riesce a dare.

Personalmente ringrazio come al solito Patrizia Zuccherini che mi consente di coltivare l'amore per il bello e la frequentazione di "belle persone".

Ringrazio l'Ingegnere Antonio LUDOVICO  e la Signora Roberta per la loro gentilezza e disponibilità e per le cose che mi hanno insegnato nelle chiacchierate occasionali tra un visitatore e l'altro. 

Un ultimo appunto:

- Prometto che leggerò i racconti di Jòsef Konrad Korzeniowski! -
















sabato 6 ottobre 2018

L'ARTE DI ROMANO MINUCCI



Certamente Patrizia Zuccherini ha scelto di vivere intensamente! 
Più sorretta dalla passione che spinta dall'interesse, organizza con ritmo incalzante mostre di varia natura presentando sempre artisti di alto profilo.
Questa volta però è stata tradita dall'emozione quando mi ha comunicato il nome del pittore che avrebbe offerto alla vista dei visitatori il frutto di ben 60 anni di attività.
 - Guido, si tratta di Romano Minucci! Si tratterrà da sabato 6 fino a domenica 21 ottobre!
Mi raccomando, vieni! -





Non sarei potuto mancare per tutto l'oro del mondo perché  finalmente avrei avuto l'occasione di soddisfare un desiderio, una curiosità che mi portavo dietro da tempo e precisamente da quando seppi casualmente che quel signore distinto e un po' serioso, che io osservavo in religioso silenzio mentre , concentrato, tirava di stecca sui biliardi di Via Cesare Battisti e con cui avevo instaurato un'amicizia basata sulla complicità che lega i giocatori, era anche e, soprattutto , un valente pittore.



Romano MINUCCI

E' stato pertanto un piacere immenso per me quando, anticipando di mezz'ora l'orario annunciato  d'apertura, mi sono presentato in galleria , accolto con un abbraccio da Romano. 
Avevo bisogno di un momento di sospensione prima che l'atmosfera, sempre intensa e vorticosa dell'inaugurazione, avvolgesse il Maestro con l'affetto dei suoi ammiratori.

Come di consueto ho rimandato ai giorni seguenti l'osservazione e la documentazione delle mirabili opere che, numerose, accarezzavano l'occhio dei visitatori e mi sono dedicato a cogliere l'espressione di Romano che, pur abituato ad eventi di questo tipo, pareva commosso nel vedere vecchi amici e nuovi estimatori a cui ha dedicato con emozione il suo tempo e le sue spiegazioni.












Sicuramente la Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" si è dimostrata una "location" eccellente per accogliere ed ospitare un pubblico che, pur numeroso, si diluiva in piccoli gruppi dinanzi ad ogni quadro e visibilmente soddisfatti erano tanto Patrizia ZUCCHERINI quanto Daniele, il figlio di Romano, che hanno organizzato al meglio la mostra.







Romano MINUCCI con Patrizia ZUCCHERINI



Particolarmente significativo è stato il momento dell'inaugurazione ufficiale quando hanno preso la parola dapprima Ivana DANTI, in rappresentanza dell'assessore alla Cultura Luca Agresti e del Comune di Grosseto (che patrocinava l'evento),  e , successivamente, la Prof.ssa Giuseppina SCOTTI per ricordare la figura di Romano MINUCCI , il suo valore e il grande contributo d'immagine ch'egli ha dato alla città con le sue opere.



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FILMATO INAUGURAZIONE MOSTRA ROMANO MINUCCI
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Nei giorni seguenti ho pensato di avvicinarmi alle opere basandomi su quanto avevano scritto i tanti e diversi critici nel corso delle varie presentazioni ma poi ho pensato che la cosa migliore fosse quella di farmi guidare dallo stesso Romano e lui, con la gentilezza e la disponibilità che lo distingue,  mi ha accompagnato in un percorso fatto di ricordi ed emozioni, in cui le pietre miliari erano i suoi quadri.





Abbiamo ricercato insieme, in mezzo alle 58 opere disseminate in Galleria, quelle legate alla sua attività giovanile quando i soggetti descritti appartenevano al mondo rurale che egli ben conosceva in quanto dipendente dell'Ente Maremma (Settore Cooperazione).
Egli, in quel periodo viveva ancora a Magliano in Toscana e pertanto gli era familiare l'ambiente semplice , tipico della campagna Maremmana, in cui le persone, (praticamente mai rappresentate) vivevano la realtà di quel tempo.
Mi ha colpito soprattutto la presenza indiretta dei braccianti, "suggerita" da sedie, cestini di frutta,  e , soprattutto, biciclette  appoggiate a terra nel gesto consueto di chi, appena arrivato, si accinge a lavorare.


PRESENZE - ASSENZE


La bicicletta era, per molti, il principale, se non l'unico mezzo di locomozione per spostarsi tra i poderi e, alla fine, Romano l'ha scelto come caratteristica peculiare di molte sue opere.

Molto importante per lui il trasferimento a Grosseto e , quasi contemporaneamente, l'interessamento per quella zona di confine tra la città e la campagna, una periferia che viene vista con dolcezza ed indulgenza, non contaminata dal cemento ma assolutamente priva di quelle note di degrado e trascuratezza che , purtroppo, sono comuni al giorno d'oggi.

A dir la verità, nel suo racconto, Romano mi ha parlato di un periodo "ecologico" della sua pittura in cui sono comparsi rifiuti che, come dice il PAPA, "timidamente giacciono abbandonati nel prato e dalla vegetazione vengono seppelliti".






Non a caso risale al 1977 il primo importante premio conquistato: si trattava del "Premio MICHELANGELO" ch'egli ritirò a Firenze quale primo classificato dopo una selezione che comprendeva quasi duemila opere.

Il quadro è presente nella mostra perché il pittore l'ha tenuto per sè e non ha mai accettato di venderlo.










Negli anni '80 la sua pittura, ancora raffigurativa, prediligeva ancora la periferia ma non quella di città ma piuttosto di borghi o paesi con "casali di pietra con tetti di tegole" e con finestre illuminate da cui "garriscono al vento panni immacolati" , come bandiere.
Io le ho riviste puntualmente queste descrizioni del PAPA nei quadri che Romano mi ha indicato.



























Continuando il racconto Minucci mi ha mostrato anche alcuni quadri che si discostano dai temi fin qui trattati : dalle figure di nudi a rappresentazioni dal sapore metafisico non disdegnando quelle storiche come la raffigurazione dell'antico monastero di San BRUZIO...














... dalle prove di tecnica pittorica alle magistrali descrizioni di figure ... 








e poi ancora litografie interessantissime deposte alla rinfusa ai piedi dei quadri stessi e offerte in maniera casuale per la realizzazione di un sogno di qualche amatore. 




Menzione particolarissima va al ritratto di EDUARDO DE FILIPPO che risale ad una delle prime mostre effettuata con il collega Bruno DOMINICI in occasione di un connubio pittura-teatro.








Tanti, tanti esempi di un'arte versatile che il pittore ha affinato nel tempo, stimolato anche dalla frequentazione con numerosi altri  pittori noti incontrati nel corso delle rassegne cui ha partecipato . 
Importanti sono anche i contatti col Gruppo Artistico "IL PAVONE" di Siena di cui faceva parte anche il MACCARI.



Mentre prendevo nota di ogni parola di Romano , tra me e me pensavo che mi sarei trovato in difficoltà a scegliere quali fossero, per me, i quadri più belli.

Tuttavia la mia natura romantica mi è venuta in soccorso e mi son fatto conquistare soprattutto dai colori tenui, "evanescenti, velati"  e dalle "atmosfere pallide di timidi mattini, di nebbie o di brine, bagnate" che hanno colpito Annarosa Del CORONA.


Ma un quadro su tutti ho apprezzato in modo particolare, un quadro in cui ho ritrovato sensibilità e poesia e un fascino dal sapore antico : LA ROSA ed è con questa figura di donna negli occhi che voglio ringraziare un Pittore, un Artista, un Amico.