giovedì 12 dicembre 2019

"SUL FILO DELLA LUCE"

Sono tornate!
No! Non sono le streghe!
Sono le Fatine degli acquerelli , che sono tornate a deliziarci con le loro piccole magie sparpagliate nei locali della Galleria "IL QUADRIVIO" di Patrizia ZUCCHERINI.
Anche quest'anno si sono ritrovate le sei amiche pittrici, forti di nuove esperienze e ancora più determinate a percorrere questa via che , a mio avviso, ruba la scena alla pittura ad olio per delicatezza del tratto e sfumature dei colori.








Non per nulla la mostra di Lia, Elena, Maurizia, Sabrina, Anna e Nicoletta, che ha luogo dal 5 al 15 dicembre(ore 16-19), è stata intitolata "SUL FILO DELLA LUCE" per richiamare proprio la suggestione legata alle atmosfere create da quella composizione alchemica di acqua e pigmenti che solo delle "fatine" sanno miscelare.
E l'amicizia che le lega da tempo è un collante tenace, che rinforza passione e volontà di far meglio, insegnante ed allieve in unione affettiva.

E' stato un enorme piacere ritrovarle il giorno dell'inaugurazione ed, entrando in Galleria, ho avuto la sensazione che il tempo non fosse passato e ho rivisto gli stessi volti e gli stessi sorrisi che mi avevano accolto un anno fa .
Solo guardando lungo le pareti ho realizzato che i quadri erano diversi , ancora più belli ancora più colorati, tutti molto luminosi.

Avevo poco tempo quel giorno e l'ho utilizzato tutto per scattare e scattare fotografie e documentare i momenti più intensi che le artiste hanno vissuto con i gruppi di amici e parenti  e colleghi , una folla ordinata che ha reso omaggio a queste Signore dell'Arte.

Ad essere sincero , per un'attimo ho deposto la macchina fotografica per dedicarmi ad opere di bene: il "botto"  che ha spedito in cielo il tappo dello spumante mi è testimone del brindisi beneaugurale che ha bagnato le labbra delle gentili Ospiti. 

























Per me che ricordavo bene, per averle più volte fotografate, le opere di ognuna di loro, è stato intrigante, ricercare , nei giorni seguenti,  i loro  tratti caratteristici  in queste nuove creazioni, destinate per qualche giorno a soppiantare le altre negli occhi dei visitatori più assidui.




Nel mio immaginario ho sempre creduto che le opere degli artisti riflettessero il proprio carattere o per lo meno lo stato d'animo del momento in cui erano state dipinte o scolpite. 
Ma con il tempo ho riscontrato che questa mia regola non è sempre valida.

Per esempio,guardando gli acquerelli di Maria Elena CAMILLA  sono rimasto un po' sorpreso dal contrasto tra l'artista che appare estroversa e spumeggiante e la calma che regna sia nel trittico de "L'ATTESA", in cui il tema dominante è la sospensione del tempo in cui vengono colte le figure di donna, sia nel ritratto di signora che compostamente si accinge a bere il suo the.
Impostato e maestoso appare anche il gentiluomo,l'HIDALGO,  che l'artista ha immortalato con i suoi pennelli dimostrando  una sensibilità spiccata per il modello eccezionale.




Elena M. CAMILLA






















Sabrina CULTRERA


"Macchie di rosso che spiccano sull'azzurro delle facciate, volti segnati dagli anni ed abbronzati dal sole del deserto, abiti scarlatti di portatrici d'acqua che fluttuano nelle movenze di una danza"
Così avevo descritto un anno fa le immagini dipinte da Sabrina CULTRERA e che ho ancora impresse negli occhi.  
Un commento molto legato a quel caleidoscopio di colori che sembrano girare vorticosamente per fermarsi in un'immagine unica ed inimitabile . 
Nulla è cambiato dal punto di vista tecnico: persiste la  padronanza nel tratto e nell'accostamento delle sfumature che esaltano però nuove scene in cui emerge una maggiore componente spirituale.

Il rapporto tra madre e figlio , in una versione  moderna e predittoria dell'"ECCE HOMO", secondo me, è stato reso molto bene come del resto il quadro di nonno e nipote accumunati dalla complicità di un "gioco da grandi" svolto nella brughiera.
Delizioso il quadretto dei tre piccoli indiani  che furtivamente spiano da dietro il portone . Un'immagine che sembra eccezionalmente felice e in contrasto  rispetto ad una realtà che parla del dramma degli "street children"











































Nicoletta FILIPPINI



Nicoletta Filippini è un'artista dall'animo semplice e oserei dire contemplativo. 
Ella esprime, con i suoi tratti, la bellezza della natura che la spinge a fermarsi difronte ad una fontanella di paese , ad uno scorcio infiorato , alla quiete di una baia, al limitare di un bosco incantato.
L'avevo apprezzata  per questa empatia e ho voluto riprenderla, questa volta, accanto ad un quadro cui è particolarmente affezionata...




















Maurizia CINAGLI




Quasi un nido
ha creato 
Maurizia CINAGLI  
per i suoi quadri, 
in fondo alla Galleria. 


L'artista presenta un eclettismo  che tradisce la ricerca costante del soggetto. 
La sicurezza acquisita nella tecnica la spinge a cimentarsi con tematiche le più varie: quadri compositi che raffigurano borghi arroccati, vasi improbabili di metallo adagiati su casse di legno, una suggestiva edicola napoletana ma anche temi più delicati come la raccoglitrice di camomilla  e i ritratti femminili.
Un piccolo gioiello già presentato lo scorso anno è stato riproposto in questa mostra a ricordo del trentennale della caduta del muro di Berlino. 











































Anna DETTI (foto di repertorio)



Uno sguardo è stato sufficiente per mettere a fuoco la nuova tematica degli acquerelli di Anna DETTI. 
Ella ha riversato nelle sue opere tutto il suo amore per la Maremma.
Anna esalta questo spicchio di mondo che ci ospita e lo fà con le sue costruzioni storiche, la Casa Rossa di XIMENES o il Castello Aragonese che sovrasta Castiglione della Pescaia.

In altri quadri sembra quasi di sentire l'odore dolciastro dei fiori di camomilla che si libra nell'aria mentre ci conduce per mano, attraverso le dune, nella spiaggia libera del Parco dell'Uccellina. 

Ma l'immagine che preferisco, perché fa parte di un vissuto personale, è quella che mi ricorda la gita col barchino nella laguna di Orbetello in occasione di un contest fotografico intitolato "Le mani nell'acqua". La sbrigliatura  del pesce è resa con una veridicità strabiliante e sembra di essere davvero coinvolti nell'azione.

















































Lia DE LALLA con Patrizia Zuccherini




Sempre dolce ed elegante , Lia DE LALLA, questa volta, secondo me,  ha giocato con la pittura.
Accanto a quadri molto ben curati, che raffigurano nature morte o vasi di fiori, in cui raggiunge un livello altissimo di definizione, ne ho trovati altri molto innovativi e a parer mio davvero performanti proprio per quella sorta di mistica compenetrazione del figurativo nell'astratto. Non sono un critico ma, quando li ho visti, ho avvertito , pressoché istantaneamente, una sensazione di piacevolezza.














Una mostra dunque di rinnovamento che ci ha offerto nuove tematiche e nuovi spunti di pensiero che vale la pena di approfondire. 

Un ringraziamento dunque a queste amiche che, condividendo con me questo percorso, mi hanno permesso di contribuire ancora una volta alla documentazione di quanto avviene nella Galleria d'Arte di Patrizia ZUCCHERINI.


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P.S. Non farei un resoconto completo se non accennassi ad altri due personaggi che hanno avuto ritagliati due spazi  all'interno della mostra. 
Io  non avevo capito, in prima istanza, che si trattava di un omaggio fatto da Elena e Sabrina ai loro rispettivi padri che, a quanto pare, hanno trasmesso loro la predisposizione artistica.


Questi sono alcuni quadri di Carlo CAMILLA , pittore recentemente scomparso.













Ho avuto invece occasione di conoscere alla mostra il padre di Sabrina CULTRERA.
Personaggio eclettico , al termine della sua carriera al Ministero della Difesa,  Flavio CULTRERA ha dato libero sfogo alla sua vena artistica in vari campi. 
Scrittore di romanzi gialli, racconti fantastici, fiabe per bambini , si è contemporaneamente dedicato alla pittura, incisione di pietre dure, mosaico, sbalzo suo rame ottenendo anche dei riconoscimenti. 

Flavio CULTRERA


































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