lunedì 17 dicembre 2018

"HOURS" di EDOARDO TADDEI







Questa settimana la saletta d'onore della Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" di Patrizia Zuccherini è riservata alle opere di un giovane artista, Edoardo TADDEI, che si affaccia per la seconda volta al grande pubblico proponendo una mostra intitolata "HOURS".



Il pittore Edoardo TADDEI  con Patrizia ZUCCHERINI


L'ho incontrato fuggevolmente il giorno della presentazione, attorniato dalle facce giovani di ragazzi e ragazze che venivano solidali a sostenere l'amico e dagli sguardi riservati e protettivi dei genitori e dei parenti.









Edoardo era lì. 
Si divideva sicuro tra tutti , sostando difronte ad ogni suo quadro, spiegando e illustrando tecnica e motivazione.











Una passione nata da bambino, un talento naturale affinato sotto la guida di una maestra che lo ha portato giovanissimo alla ribalta con la sua prima mostra "LESBIA" , in cui presentava, nella cornice della Saletta Pascucci, una serie di ritratti femminili.
Si, perché Edoardo TADDEI è essenzialmente un ritrattista, capace di far vivere l'immagine con il sapiente uso dei gessi.

Tornando, come il mio solito, a parlare con lui per documentare al meglio le immagini che andavo fotografando per il sito di Patrizia, ho avuto modo di conoscere un ragazzo che mi era difficile chiamare Maestro, data la giovane età, ma che ne aveva le stigmate, essendomi apparso motivato come non mai, pieno di entusiasmo e tenace ma molto aderente alla realtà e conscio delle difficoltà del percorso intrapreso.
Del resto fà fede della sua maturità anche la tematica che ha affrontato in questa mostra: il valore del tempo. 
Del tempo di ognuno di noi.
Colpito da un documentario che illustrava il dramma dei giovani kenioti che l'uso delle droghe aveva trasformato in "zombies" in un brevissimo lasso tempo, egli ha voluto rappresentare, come in una fotografia, momenti cristallizzati della più varia umanità .

Ed ecco il flash che immortala il riso e i riccioli mossi del bimbo gioioso, la tenerezza della piccola che abbraccia la madre che aspetta , l'atteggiamento conturbante della giovane donna dal mento volitivo che contrasta con la bellezza rigogliosa della red-hair o la spontanea allegria della teenager.



































































Contrasto ancora maggiore con le figure maschili d'età avanzata, l'una rappresentativa, nel mio immaginario, di una serenità conquistata dopo un lungo lavoro, l'altra drammatica, a metà strada tra la trasfigurazione di un  clochard e l'esaltazione realistica e brutale delle figure del Caravaggio.













































Probabilmente gioca a suo favore anche l'altra passione nascosta, la cinematografia, che lo asseconda nella ricerca della scenografia e nella sua voglia di sperimentazione, a dimostrazione di una spinta motivazionale autentica , preludio della perseveranza.







Guardando i ritratti di Edoardo TADDEI ho fatto una mia scelta personale  e mi sono innamorato del mistero della giovane con tatuaggio  e del fascino della Signora in rosso:













Significativo e sicuramente molto apprezzato l'interessamento della pittrice Cristina Mambrini .








Non sarà un'avventura!
E' questo il mio augurio per Edoardo che ringrazio per la disponibilità nei miei confronti e per la serietà che ha dimostrato nel gestire questa mostra.

Un complimento anche ai genitori che l'assecondano in questo suo sogno!






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