giovedì 6 dicembre 2018

I CONTRASTI DI CRISTINA MAMBRINI





                                

I miei viaggi nel mondo dell'arte grossetana mi conducono spesso alla Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" perché Patrizia ZUCCHERINI accoglie con una vera passione i suoi ospiti e in quell'ambiente  e in quell'atmosfera è più facile creare quell'empatia che è motivo di soddisfazione per chi offre bellezza e per chi la riceve.








L'artista Cristina MAMBRINI con Patrizia ZUCCHERINI






Questa volta il palcoscenico è stato riservato a Cristina MAMBRINI , che presenta la sua mostra "CONTRASTI" dal 3 al 16 dicembre.





Naturalmente, per l'occasione, mi sono anche documentato sul Web dove l'artista è presente con un sito ben costruito, di notevole impatto per l'abbondanza di opere e i numerosi attestati ricevuti, ma, in realtà avevo già  sentito parlare di lei da diverse persone e quello che ne avevo ricavato era un personaggio attivo , disponibile a mettersi in gioco per amore dell'arte, della cultura ma anche in difesa di valori assoluti come la morale, la tradizione , il territorio. 
L'ho incrociata più volte  riconoscendola nel ruolo di pittrice dell'AGAF, insegnante dell'UNITRE o attivista dell'Associazione "DRITTI ALLA META" , ma non avevo mai avuto l'occasione di parlare a lungo con lei.
Ho deciso che questa forse era l'occasione giusta e , complice Patrizia che mi aveva affidato il compito di documentare ogni mostra per renderla imperitura nel sito che andava costruendo, ho varcato la soglia de "IL QUADRIVIO"  giovedì pomeriggio.











Ritratti in B/N al primo impatto, ritratti a colori sullo sfondo, bambole eccezionali , dalla perfezione assoluta, altere nei loro abiti d'epoca . 

Solito gioco di specchi che amplifica tutto e  cattura gli sguardi avidi di curiosità.


L'accoglienza di Cristina e di suo marito è stata veramente cordiale e mi ha aiutato molto a vincere quella sottile soggezione che abitualmente provo in presenza di persone che sanno fare... quel che a me piacerebbe fare!

Dopo qualche convenevole , ho rotto gli indugi: Cristina, come è nata questa mostra?

Sapevo già che la mia domanda non era altro che una formalità , l'assist al campione prima dell'azione del gol.



Alta, solenne, determinata: io l'ho vista così Cristina mentre combatteva la sua battaglia per dimostrare al mondo che possedere una buonissima tecnica e il cimentarsi con temi figurativi non è un fattore limitante per il pittore ma è un patrimonio, anche di fiducia, che rende liberi di affrontare qualsiasi sfaccettatura dell'arte.

Mi ha accompagnato, quasi per mano, davanti ai suoi ritratti in B/N e mi ha fatto vedere OLTRE l'immagine: la trasparenza dei veli, le sinuosità della gonna, la ricchezza dei gioielli.

Ballerine che danzano nel fuoco della vita, la sensualità morbosa del tango, il ritmo schioccante del flamenco, l'eleganza leggera del Quick Step.



















Il tutto reso da centinaia di tratti di una matita B8 a volte guidata,  ruotata, appoggiata .
A volte forzata .







E' un continuum ideale delle opere esposte lo scorso anno in cui Cristina Mambrini aveva voluto e saputo dimostrare che, se pur  private dall'attrazione che normalmente il colore conferisce loro, le geishe ritratte mantengono  lo stesso un'accentuata sensualità.





















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E solo questa la pittura? Il virtuosismo di una tecnica eccelsa che imprigiona inesorabilmente l'Artista?

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E allora ecco spiegata la sfida: sulla parete opposta siam corsi ad  ammirare delicati fenicotteri , poderosi cavalli in sfrenato galoppo, papaveri rossi e fiori di campo variopinti.
















Il trionfo del colore elargito, cullato, spruzzato, percolato dalle sapienti mani di una vera pittrice.




Nel vedere queste opere dunque sono rimasto veramente colpito e la sincerità di questo mia stupore doveva essere davvero trasparente  dato il sottile compiacimento disegnato sul volto di Cristina.

Una volta dimostrata la sua tesi, tutto è apparso più scorrevole e non ci son volute ulteriori spiegazioni per capire che un'arte nuova, frutto di nuove sperimentazioni , l'aveva sostenuta in un momento difficile della vita e questa rinascita l'aveva dedicata all'esaltazione della sua Maremma.

...Una goccia scende piano, leggera
sfiora il mio viso, le labbra.
Il suo colore è la rabbia, il dolore, il rancore.

E' la voglia di ricominciare!
Cade sulla mia mano, 
ed io la stringo più forte
e quando riapro le dita
mi accorgo, che è solo una goccia di pianto.

                                       Cristina Mambrini 


"Colori forti e decisi" hanno descritto i luoghi, i fiori , gli animali incollati alla sua terra da strisciate di vinavil, sottolineati da fogli di alluminio, in ricordo di un tempo passato.














Giuro che mi tremava un po' la mano quando mi sono avvicinato ai quadri per fotografarli, per cogliere quei particolari che erano emersi durante il colloquio; ma la parte romantica che è in me mi è venuta in soccorso e ho accettato di buon grado l'invito silente ma irresistibile che mi inviavano gli occhi delle bambole di Cristina.










Piccoli capolavori a testimonianza di quello spirito creativo di cui è dotata Cristina e che la Professoressa Giuseppina Scotti aveva giustamente messo in evidenza durante la cerimonia di inaugurazione lunedì passato.

L'assemblamento delle parti in ceramica, la loro pittura, la ricerca accurata delle stoffe, il loro confezionamento seguendo modelli originali, l'acconciatura particolarissima dei capelli e l'arricchimento con gioielli di squisita fattura è tutta opera di questa Signora che ha il gusto del bello.





"CLODETTE"







Una sosta davanti a "Clodette", mi ha restituito come nuovo, pronto a documentare i ventagli, i Kimono e altri accessori che sarebbero serviti di ornamento per lo spettacolo di danza giapponese che la bravissima Katia Fucci , in arte Lady Murasaki , presenterà domenica 9, a completamento di questo progetto di esaltazione della cultura (e sensualità) orientale.



Lady MURASAKI in azione













Si è fatto tardi, ho pensato.
Devo andare.
Non prima di aver dato un'occhiata alle "borse d'arte" , le "bagart" che giacciono disperse tra gli altri capolavori e che rappresentano un vezzo della pittrice, che ha voluto esprimere anche così il suo amore per gli animali.








Tornerò per assistere alla "dimostrazione estemporanea" di disegno a matita che Cristina MAMBRINI, in versione insegnante,  darà in due pomeriggi, per la gioia delle sue allieve e dei visitatori: "Chiaroscuro" e "Colore".


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VIDEO DELLA DIMOSTRAZIONE DI CRISTINA: GLI STRUMENTI

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Tornerò e tornerò più volte perché in questi casi il poco non basta: ci vogliono alte dosi!







Dimostrazione coi pennarelli acquerellati






Simpaticamente CRISTINA...









Dopo aver documentato i movimenti aggraziati della pittrice in azione ed aver ascoltato le sue ultime raccomandazioni alle amiche/allieve che sono intervenute entusiaste, mi sono congedato.

A malincuore, ma contento di un piccolo percorso fatto insieme a una grande Artista che ringrazio, unitamente al marito, per la gentilezza, la disponibilità e  ... la grande pazienza che mi hanno dimostrato in questi giorni.
Ringrazio anche Patrizia Zuccherini che mi incoraggia e mi sostiene in questa mia ricerca del bello!



















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