giovedì 19 settembre 2019

La MOSTRA ANTOLOGICA DI PIERO SABATINI



Una sorta di sindrome da astinenza mi coglie ogni anno quando si chiudono le porte della Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO".

Quest'anno la sensazione è stata ancora più intensa perché seguita ad una sorta di esaltazione legata agli eventi che avevano costellato la prestigiosa esposizione dell'Artista Bruno LELLI .
Nè erano valsi a consolarmi i giorni di un'estate che è trascorsa veloce e non priva di  problemi.
Solo in retta d'arrivo qualche momento di pace e di serenità, che ho vissuto pienamente con i miei familiari ma che mi ha tenuto lontano da Grosseto nel giorno dell'inaugurazione della mostra antologica del pittore Piero SABATINI.



Il pittore Piero SABATINI

In realtà avevo avuto modo di conoscere il Maestro quando aveva preso accordi con Patrizia ZUCCHERINI e in quell'occasione avevo potuto già visionare le fotografie di alcune sue opere, che mi avevano colpito per  la precisione del tratto e l'accostamento sapiente dei colori.
Per questo non vedevo l'ora di apprezzare de visu le opere ch'egli  aveva deciso di selezionare  per l'Antologia in mostra dal 9 al 22 settembre.





Perdonato per la mia involontaria defezione, mi sono presentato domenica in Galleria, accolto con estrema gentilezza da Piero SABATINI e da sua sorella Assunta.

Anche in questa occasione, come in passato, prima di parlare con l'Artista, ho voluto coscientemente subire l'impatto delle opere, convinto come sono , da sempre, che le prime sensazioni devono essere vissute pienamente in solitudine.

Il mio percorso lungo gli spazi che ben conosco è stato rallentato dalla malcelata tentazione di approfondire la strana interazione con lo sguardo delle figure ritratte che mi accompagnavano e inseguivano il mio incedere. 







Il succedersi di richiami mitologici e l'alternanza con elementi floreali ha sicuramente evocato in me una sorta di suggestione che mi ha proiettato in un mondo che avevo conosciuto  durante gli anni della mia fanciullezza  e che di volta in volta tendeva a riemergere ogni qualvolta rientravo in contatto con la vita idealizzata della campagna.






Confesso che in questo momento un po' tribolato della mia esistenza, la visione di queste opere da cui traspare una testimonianza di bellezza e di serenità ha sicuramente fatto bene al mio spirito.




Volendo assolvere al mio impegno di documentare per conto di Patrizia ZUCCHERINI le mostre che si succedono nella Galleria di cui è proprietaria, ho chiesto a Piero SABATINI  qualche notizia inerente l'evoluzione della sua Arte e non sono rimasto per nulla sorpreso dal fatto che abbia lavorato come grafico e disegnatore per importanti case Editoriali. 

Il disegno attento e preciso, le cornici floreali e ricche di decorazioni mi hanno ricordato lo stile "LIBERTY" che il pittore sembra aver adottato e che padroneggia con mano sicura.

Le magnifiche trame che fanno da sfondo ai vari quadri  sono la testimonianza di una accuratezza e di una infinita pazienza acquisite nel corso dei tanti anni di attività.



Un personaggio semplice e genuino, che sorride parlando dei suoi lavori e a cui brillano gli occhi quando richiama il pensiero che ha trascritto sul catalogo della mostra e che riassume lo scopo della sua arte : 

" A chi sfoglia queste pagine offro i miei sogni, il divagare delle mie idee, le mie fantasie, la ricerca minuziosa del dettaglio.
Offro una idealizzazione spirituale e morale al di sopra della quotidianità alla ricerca della bellezza, nella trasfigurazione onirica della natura e dell'uomo.
E' nell'animo che dobbiamo curare ed arricchire il dono di un momento che induca, nell'avvicinarsi alla pittura, ad una visione positiva della vita"

Ecco dunque che la piacevolezza di seguire quell'  "itinerario avvolgente tra figure umane e natura, ben rappresentata dai fiori splendidi, ricercati, ammalianti come gli sguardi delle sue creature sognanti ed ammiccanti" (Giuseppina SCOTTI), mi ha portato difronte ad alcune figure interessanti del culto romano arcaico , invocate nel corso di diverse attività come ad es. la mietitura.

Piero SABATINI ci ha servito le sue versioni, delicate ed eleganti, di "ANNA PERENNA", la dea che presiedeva al rinnovarsi perpetuo dell'anno e della fioritura, di "MATER MATUTA", la dea del Mattino o dell'Aurora, di "POMONA", la dea dei frutti e della fertilità.




"ANNA PERENNA": significativa la rappresentazione ciclica della
fioritura secondo il corso delle stagioni



"MATER MATUTA": l'alternarsi del giorno e della notte 


"POMONA" : Il richiamo ai frutti e alla fertilità



Particolarmente suggestiva l'interpretazione del "FAUNO DANZANTE" , del "GANIMEDE" ,il coppiere degli Dei , della "SFINGE".



"FAUNO DANZANTE"



"GANIMEDE"







"LA SFINGE"




Anche i nudi vengono rappresentati, secondo me, in maniera formale e molto casta, per esaltare la bellezza del corpo, la giocosità della natura.













"IL MANTO" : in questo quadro gioca una parte importante
il ruolo decorativo del manto  e il richiamo al passato,
testimoniato dalle mani che rimandano ai reperti del passato




Paradossalmente l'unica figura che mi richiama ad un sottile erotismo è la protagonista del quadro "IN ALBIS" in cui la comoda tunica bianca, a guisa di un accappatoio, ricopre le forme di una bionda Venere appena uscita dal suo calidario.



"IN ALBIS"




Una sottile grazia che l'Artista sa esaltare e che riprende in altre opere e nei ritratti dei fiori, dall'AMARILLIS all'ANTURIUM e alle CALLE, all'IRIS...


"LA RAGAZZA CON LE GARDENIE TRA I CAPELLI"


"ARIANNA CHE INDICA LA STRADA"

"LE PRINTEMPS": La primavera



"LA NINFA"


"LA FATA DELLE FARFALLE"


"LA SIBILLA SU UN TRONO DI CALLE"






e nei ritratti dei fiori, dall'AMARILLIS all'ANTURIUM e alle CALLE, all'IRIS...




























Significativa anche la proposizione della dea colta nella profondità della sua riflessione sulla natura morta rappresentata dalle conchiglie , ormai disabitate e relegate a rango di fossili 



"LA MEDITAZIONE"





Una mostra sui generis che ha incontrato il gusto dei tanti visitatori che hanno avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare , a partire dal giorno dell'inaugurazione, il valore del messaggio di questo Signore Gentiluomo.















Al Maestro Piero Sabatini i miei ringraziamenti per la cortesia e la disponibilità nell'illustrarmi il suo pensiero , di cui farò tesoro. 
Un ringraziamento, il solito, và a Patrizia ZUCCHERINI, che ho ritrovato sempre attiva e determinata a perseguire la sua azione di promozione e divulgazione dell'Arte.















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