Collaborare con Patrizia ZUCCHERINI, la titolare della Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" è sempre un piacere perché mi da l'occasione di vivere, per qualche momento, in un mondo dove è possibile apprezzare l'eterna lotta tra la bellezza della natura e l'interpretazione artistica di essa attraverso le varie forme: pittura, scultura, fotografia...
Per questo attendo con una malcelata curiosità la mostra di turno con la speranza, ogni volta, di vedere qualcosa che mi susciti un'emozione nuova, diversa da tutte le altre.
La "MOSTRA DI SCULTURE IN LEGNO e TERRACOTTA" del Maestro MARCO ZENO che risulta visibile dall'8 al 20 ottobre (ore 16.30 - 19.30) ha superato ogni mia aspettativa.
E' vero che la mia scarsa esperienza di Arti Figurative non mi consente un giudizio critico attendibile ma la mia predisposizione al bello non mi ha mai tradito e , quando ho varcato la soglia di quel tempio dell'Arte, mi sono sentito travolgere dalla magia di una foresta incantata.
Una disseminazione di capolavori da non saper quale guardar per primo, come quando risalendo da un fosso in mezzo al bosco si vede improvvisamente uno stratinaio di funghi porcini o una lunga fila di cucchi e si rimane incantati per qualche istante, come paralizzati (autocitazione).
Sono avanzato piano piano , muovendomi cautamente, impressionato da quelle stupende sculture lignee che giganteggiavano in quei locali che io conoscevo bene .
Pioppi, castagni, ulivi avevano donato il proprio tronco per dar vita a splendide figure di donna, creature che l'artista aveva modellato accarezzando le venature del legno, accompagnandone le torsioni, nutrendole a volte con una passata di cera d'api.
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Era il giorno dell'inaugurazione, quello che io dedico solitamente a documentare quel momento particolare in cui si realizza l'avverarsi delle speranze, la certezza di una risposta: tutto il lavoro svolto era lì, in bella vista , a disposizione di un pubblico in cerca di emozioni sincere o di una manciata di "polvere di stelle" da portare nella propria casa, per renderla più bella.
La quiete prima della tempesta: Patrizia Zuccherini e Marco Zeno cercavano un attimo di rilassamento seduti sulle "poltrone del salotto buono".
La presentazione, una stretta di mano, pochi istanti e poi ... gli occhi sono corsi veloci ai visitatori che iniziavano la loro processione.
Presto le sale si sono riempite di amici e colleghi e curiosi.
I primi esordivano con esclamazioni di meraviglia e abbracci familiari, i secondi, più contenuti, attendevano il loro turno per onorare l'ospite che non lasciava nessuno privo di attenzione.
Ho iniziato a scattare fotografie di quei momenti felici, di quegli attestati di ammirazione per l'Artista che sarebbero andati a documentare il sito della Galleria D'Arte, a testimonianza del buon lavoro fatto dalla Direttrice Patrizia che , con il suo impegno, mantiene viva la cultura del bello.
La scaletta prevedeva anche un rinfresco , preparato da Sidonia, ed un brindisi beneagurale ...
... ma la cerimonia si è esaurita velocemente per il vorticoso volgere degli eventi che ha visto protagonista Marco Zeno:
un capannello di persone lo seguiva per ogni dove ed egli parlava.. e indicava ...e spiegava.
Il tono accattivante aveva già conquistato la platea e la conclusione è stata naturale: una dimostrazione improvvisata della lavorazione dell'argilla, a preludio di un corso che aveva annunciato per i giorni seguenti.
Un'occasione da non perdere e con l'aiuto insperato del mio amico Giuseppe DI MAURO, siamo riusciti a documentare l'evento.
Il tutto è iniziato con un attimo di concentrazione, quasi un saluto rispettoso verso quel blocco d'argilla che nascondeva al suo interno un volto.
Poi la lotta.
L'artista che sagoma la materia informe , la manipola, la comprime la sostiene per un attimo, l'avvolge in un abbraccio, la trafigge con lunghi spilloni.
Come un chirurgo plastico viola dolcemente i tessuti per render più bello un seno, un naso, un volto allo stesso modo le sapienti mani dell'artista affondano le dita nella creta molle e disegnano un profilo umano.
VIDEO 1
Le parole di Marco hanno accompagnato passo per passo il processo e che sia stato vissuto con partecipazione lo si è visto dall'espressione del suo volto a tratti concentrato, a volte ispirato, alla fine soddisfatto, quasi compiaciuto.
Non avevo mai assistito dal vivo ad una così intensa manifestazione del fuoco sacro che vive dentro una persona e me lo sono immaginato nel suo ambiente naturale, nel suo rifugio, ai piedi di Montepescali, mentre osserva giganteschi tronchi di ulivo, li affronta , ne scopre le fibre più interne , ne assembla le parti più vive, li intarsia per dar loro un'anima nuova.
Non hanno nome le sue sculture perché
sono figure nate dalla mente del loro Fattore , che le ha volute libere come il cavallo bianco che sognava da bambino e che lo ha portato a girare il mondo per ritrovar se stesso.
L'Europa, l'America e di recente la Cina hanno avuto modo di apprezzare le sue creazioni ed è per questo che è stato un onore conoscere questo signore che sa parlare con gli uomini , sa trattare con donne e bambine facendole sentire principesse e , con il suo insegnamento, a tutti regala il sogno di saper creare in pochi giorni.
E' bastato ascoltarlo mentre parlava alla gente, osservarlo mentre mostrava tutte le sue opere dai pannelli cinesi alle statue bronzee, ai vetri decorati , alle anfore di creta per rendersi conto di trovarsi difronte a una persona eccezionale e tuttavia semplice e disponibile nei modi.
Ringrazio dunque Marco per avermi reso partecipe del suo Sapere e della sua Arte, accettando di fare un percorso di vita insieme e , allo stesso modo, sono grato a Sidonia e al suo assistente Stefano per la gentilezza e la disponibilità dimostratemi fin dall'inizio.
Un bacino al piccolo AKHENATON che ha accettato di posare per me accanto ai suoi lavori (buon sangue non mente)
Non ho parole per PATRIZIA che continua a darmi fiducia...
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