martedì 2 novembre 2021

Il "MASTRO CORDAIO"





 




Quando mi sono offerto di documentare, con qualche fotografia, le mostre che venivano allestite nella Galleria d'Arte di Patrizia Zuccherini non immaginavo che questo impegno mi avrebbe coinvolto così tanto dal punto di vista emozionale e culturale. 

Scoprire piano piano l'entusiasmo, la dedizione, il sacrificio, l'altruismo che animano Patrizia mi ha fatto capire che esistono dei luoghi dove le opere di ogni Artista possono venire accolte, coccolate e mostrate agli amanti del bello nel loro vestito migliore.

Io non so mai quale sarà il Protagonista della prossima esposizione ma so per certo che avrò ancora una volta l'occasione di arricchire il mio bagaglio culturale, colmare le mie lacune, conoscere personaggi interessanti.

Questa volta, in particolare, non ho dovuto ripassare le tecniche della pittura ma mi sono dovuto confrontare con una forma particolare di Arte che ha radici profonde nei secoli passati, quando eventi di mare e di terra richiedevano la maestria di abili artigiani.

Allora si parlava di corderie, ambienti spesso malsani , localizzati nei pressi dei porti per garantire la fornitura di funi, di gomene per le navi.

 Era un lavoro massacrante che, alla fatica fisica di torsione di filamenti di canapa a mezzo di aspi di legno, associava il contatto con sostanze bituminose per impermeabilizzare le corde.

Meno traumatico, ma pur sempre impegnativo, il trattamento per assemblare le cime utili per le reti e altri attrezzi da pesca oppure il sottile intreccio per realizzare i fiscoli necessari per la spremitura delle olive.

Al giorno d'oggi lo scenario è naturalmente cambiato, con la produzione industriale di fibre sintetiche, ma fa piacere sapere che esistono Personaggi che non ignorano la tradizione e hanno la sensibilità e la capacità di trasformare in Arte quella che era nata come tradizione artigianale.



A partire da mercoledì 27 ottobre fino al 7 novembre 2021 , con orario dalle 16,30 alle 19.00 verranno esposte, presso la Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO", le opere de " IL MASTRO CORDAIO" al secolo Daniele SILVESTRINI.






Durante l'allestimento della mostra, ho avuto modo di conoscere questa persona semplice, gentile che con gestualità precisa ed inspirata , avvalendosi anche della collaborazione di Patrizia, sistemava con cura le sue "creature" frutto di tanta passione e, soprattutto , di tanta pazienza!


Daniele SILVESTRINI con Patrizia ZUCCHERINI



Il colpo d'occhio, nel giorno dell'inaugurazione è stato catturante: mi è sembrato di camminare in un sogno, accanto a personaggi delle favole, dei libri d'avventura, della storia. 





Le persone convenute, amici, colleghi , visitatori hanno potuto constatare come tutto fosse perfetto , coordinato da mille sottili legamenti colorati, come una gigantesca ragnatela tessuta da un solo, unico artista che ha saputo tradurre in poesia la sua passione.












E a tutto questo abbiamo brindato!


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Daniele SILVESTRINI è un personaggio particolare che ha avuto il coraggio e la determinazione di seguire il suo sogno. 

Il suo spirito creativo, coltivato fin da giovane, ha avuto un primo riscontro quando ha seguito un corso per lavorare la cartapesta. 

Incoraggiato dal suo mentore, ha appreso i segreti di quell'arte povera e solo dal 2003 ha iniziato la manipolazione della "corda". 

A dir la verità a quel tempo si era limitato all'uso di poche fibre, della canapa in particolare, e solo con il passar del tempo , grazie all'esperienza acquisita e al continuo perfezionamento tecnico, ha  ampliato in maniera considerevole il campionario delle sue opere e i materiali ch'egli utilizza.




Un segno importante della serietà delle sue applicazioni e del suo lavoro è dato proprio dai materiali, da quei filati  in lino, cotone, canapa, juta... che gli vengono espressamente forniti da Ditte specializzate (italiane !!!)  nei calibri e nei colori richiesti per poter riprodurre , il più fedelmente possibile, capolavori come i celebri "GIRASOLI" di Van Gogh su un busto di cartapesta.






Le stigmate e gli accorgimenti dell'Artista si riconoscono in ogni sua opera.



Io sono tornato più volte, nei giorni seguenti, per ascoltare dalla voce dell'Autore le storie e la genesi di tutte le sue opere, da quelle più piccole a quelle di dimensioni importanti, che variano su temi diversi.




Inevitabilmente sono rimasto colpito dal grande Presepe esposto in vetrina ove si racconta la grande storia della nascita di Gesù. 




Da ammirare i particolari con cui sono stati rese le vesti dei personaggi , i panneggi delle tuniche ma anche i riccioli degli angeli o la barba dei Re Magi. Un lavoro sapiente di manipolazione dei fili ritorti e fissati con Vinavil e ...con estrema precisione e pazienza.




La pazienza è senz'altro una dote di cui è ricco il "Mastro Cordaio" perché ne è servita moltissima per creare ed assemblare una intera scacchiera, di 2 metri e 40 di lato, completa di 32 grandissime figure finemente "cesellate".













In periodo di COVID 19, quando non erano possibili gli spostamenti per mostre e mercati, egli si è dilettato a costruire questa grande opera che ha richiesto ben 7 mesi di attenzione e un lavoro certosino di applicazione di due filati per volta, canapa e lino per una parte e un bicolore marrone di juta per la parte avversa.











Ma lui è sempre stato abituato a lavorare in grande fin dal 2006 quando ricostruì, su commissione per un amico titolare di un'officina di moto, una lambretta a grandezza naturale con tanto di sedile ribaltabile o quando, per la celebrazione del 50° Anniversario della Fiat 500 , allestì allo stesso modo una utilitaria , dotata per giunta di una staffa per issarvi la bandiera italiana.









Girando per le ampie sale della Galleria d'Arte "IL QUADRIVIO" ci si può rendere conto dell'estrema ecletticità delle creazioni.


In particolare mi ha colpito l'accostamento "ideologico" di un bel mappamondo, posizionato accanto alla tela della "terra piatta" , riprodotta seguendo un'antica carta, vecchia di mille anni,  in cui il disegno centrale (da cui l'O.N.U. ha rilevato il proprio logo) è circondato dai vari continenti.








Non meno interessanti sono i volatili che sono curati in svariati colori e resi leggerissimi dalla particolare lavorazione.













E poi ancora tante raffigurazioni del BUDDA , nelle sue varie versioni  indiane, thailandesi ecc che , riflettendosi negli specchi, replicano mille suggestioni d'Oriente.























 







Un viaggio nel mondo dell'avventura lo si può vivere in fondo alla sala dove, su un tavolo di cristallo, sono stati raccolti i simboli della pirateria in una composizione che comprende il teschio con tanto di ossa incrociate e l'immancabile pappagallo parlante. 











Dappertutto lampade di diversa foggia e di diverso colore ottenute da vecchi boccioni rivestiti con cura .









e poi ancora tanti opere molto particolari ....



















L'ambiente magico della mostra è anche frutto della serenità e dell'appoggio della compagna Luana che segue Daniele nella sua attività e che cura con lui la bottega-laboratorio che hanno aperto in via Tripoli 62 in Grosseto.





Una storia in evoluzione per un artista-artigiano che , al di là di oggettistica in spago e cartapesta, offre le sue prestazioni anche per scenografie e complementi d'arredo ed è quindi disponibile per stilisti di moda, architetti, costumisti , fotografi ecc.




Ringrazio Daniele e Luana per la gentilezza e la disponibilità mostrata durante i nostri incontri .

Mi congratulo per la mostra che, al pari del Paese dei Balocchi di Pinocchio, dovrebbe essere visitata dalle scolaresche o, meglio ancora, da tutti i bambini.


Ringrazio ancora una volta Patrizia ZUCCHERINI che risplende come sempre ogni volta che vede vivere la sua Galleria.




























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