Sabina CHIARELLO e Claudio PAGANUCCI con Patrizia ZUCCHERINI |
Un periodo di riposo: tanto mi aveva promesso Patrizia Zuccherini, dopo gli impegni del 2022 che avevano "riavvinato" la Galleria al mondo dell'Arte e della Cultura.
Ma l'attenuazione della pandemia ha senza dubbio contribuito ad un risveglio di incontri che , forzatamente frenati da una realtà superiore, non attendevano altro che essere attuati, spesso accavallandosi nel tempo.
Ecco dunque che, dopo la rassegna "I LUOGHI DELL'ANIMA" promossa da EmozionArti, che tanto successo ha ottenuto per l'importanza degli argomenti trattati e per la qualità dei protagonisti, "IL QUADRIVIO" ospita immediatamente una mostra di quadri e sculture che trae origine dall'iniziativa del regista Francesco Tarsi che, facendosi forte dell'Associazione culturale Polis 2001, in sinergia con la stessa EmozionArti, ha inteso coagulare il frutto artistico di due noti pittori del territorio: Sabina CHIARELLO e Claudio PAGANUCCI.
La rassegna, che è stata intitolata "MOSTRA DI PRIMAVERA" , durerà per un lungo periodo, dal 4 al 21 aprile e i visitatori avranno modo di colloquiare con gli Artisti dalle ore 17 alle ore 19.
Sabina Chiarello |
Claudio PAGANUCCI |
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Come accade solitamente, il momento più importante ha coinciso con l'inaugurazione ed io ero lì per documentare le belle parole che sono state usate per sottolineare la bravura e la sensibilità di Sabina e Claudio che, pur conoscendosi per fama, non avevano mai esposto insieme sino ad ora.
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Paolo PISANI ha ricordato la propria affinità con i due artisti anche per l'antica frequentazione della "Primavera Maremmana" , salotto e fucina di pittori grossetani e ha espresso la propria approvazione per la loro capacità di trasmettere emozioni mutuate dai loro sentimenti.
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Lo stesso Francesco TARSI non ha fatto che esaltare le potenzialità di questi due pittori che , a parer suo, oltre alla tecnica posseggono il talento, inteso come quel qualcosa di profondo che nasce nell'animo dell'artista e che carica di significato e di emozione qualsiasi opera.
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Parlando di "emozioni" non poteva non essere tirato in ballo Pasqualino CASABURI che ha dato dimostrazione del suo impegno nella ricerca del "lato emotivo dell'arte che prelude ad un sentimento" . Egli, chiamato in causa da Tarsi e Pisani, non ha fatto altro che avallare di buon grado il loro giudizio sulle opere di Sabina e Claudio.
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Il brindisi che è seguito ha contribuito a riscaldare l'atmosfera e a ricreare per l'ennesima volta il clima di festeggiamento che ha coinvolto amici, parenti e colleghi convenuti per congratularsi con i protagonisti .
Come al solito ho cercato di documentare al meglio quei momenti di soddisfazione per ogni Artista che vede realizzato un progetto che aveva sognato, rimandando colloqui e approfondimenti ai giorni seguenti.
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GLI ARTISTI E LE OPERE
Sabina Chiarello
Parlando con Sabrina si ha l'impressione di trovarsi difronte ad una persona molto semplice, che gestisce con un certo turbamento le emozioni che il mondo le riserva.
Ella utilizza la preparazione tecnica, acquisita nel 1978 presso il Liceo Artistico "Andrea da Grosseto" e affinata e perfezionata nel corso degli anni, per creare opere che siano sentiti messaggi, utili a evidenziare e fors'anche a denunciare le cause di sofferenza nel mondo.
Nei suoi quadri, spesso ambientati nel continente Africano dove ha potuto constatare di persona, vengono raffigurati con tonalità forti i drammi che colpiscono le popolazioni colpite dalle guerre, dalla carestia, dalla fame e dalla siccità.
Donne sofferenti, sfigurate nei tratti , affardellate dal peso dei figlioletti in fasce che trasmettono disperazione per gli esodi forzati , per le violenze subite che non si fermano neppure durante i giochi olimpici , come avveniva nel passato.
Sabina Chiarello resta coerente con la sua naturale predisposizione al dramma anche quando si cimenta ad episodi leggendari, immortalando su tela le tragedie di TRISTANO ed ISOTTA o l'annegamento di OFELIA.
Gli stessi amanti, un'opera che ho particolarmente apprezzato, svela una sottile tristezza che contrasta con la "cornice" infiorata
e i girasoli sono quelli che ricordano le tombe dei caduti nel film con Marcello Mastroianni e Sophia Loren.
Anche le esperienze legate al mondo della scultura ricalcano spesso sentimenti forti con volti stravolti o semplicemente marcati.
Confesso che, alla fine, ho finalmente guardato con sollievo le splendide sculture dei galli e del cavallo e un paesaggio di campagna, una vera chicca.
Claudio Paganucci
Come prassi, prima di scrivere il mio blog, indugio ad osservare le opere di ogni artista cercando la chiave di quel messaggio che sapientemente ,o a volte inconsciamente, egli invia con le sue creazioni.
Con l'arte figurativa me la cavo un pò meglio e confesso che gli accostamenti dei colori mi intrigano moltissimo.
Ecco perchè mi sono trovato a mio agio davanti ai quadri di Claudio Paganucci: non ho trovato nulla di nascosto, tutto appariva chiaro e istintivo ed il racconto , univoco, se pur con diverse sfumature riguardava tutta una vita trascorsa ad osservare o meglio contemplare la natura che l'aveva circondato da sempre.
E' la Maremma il soggetto che egli dimostra di amare scandagliandola in tutta la sua bellezza, esaltando i suoi angoli più caratteristici
coccolando a volte con tenui pennellate "di bianco vestite" le vele che solcano un mare calmo,
sferzando altre volte, con tocchi materici, le vele gonfiate dal forte libeccio.
E' il sentimento, la passione che guida la sua mano anche quando tratteggia i profili in maniera infantile, quasi fosse l'Uomo che ricostruisce sensazioni antiche vissute da Bambino.
Egli sembra vivere perennemente nella Maremma dei ricordi che vede ancor oggi immutata nelle spighe di grano dorate che si stagliano su tramonti infuocati, nella primitiva intoccabile bellezza di Cala di Forno, nella semplicità della "sua" Castiglione della Pescaia che riaffiora nella prospettiva più cara , vista dalla barca.
Ho percepito la sua pittura perchè ho condiviso la sua passione e anche perchè mi ritrovo in questo personaggio che Paolo PISANI, nella sua recensione , ha definito "scanzonato" in modo "ilare e giocoso" , in grado di parlare coi "fantasmi" e di sognare un mondo apocalittico in cui la speranza è rappresentata da due tenere foglioline verdi.
Un personaggio! Eppure non lo conoscevo!
Ecco dunque le mie conclusioni e considerazioni finali : spero che i miei "venticinque lettori" abbiano apprezzato lo sforzo congiunto di chi l'Arte l'ama davvero!
Il mio ringraziamento va in primis ai due Artisti che ,almeno con me, hanno raggiunto lo scopo che si erano prefissi.
Claudio PAGANUCCI lo ringrazio per quella gradevole sensazione che mi ha accompagnato nel riconoscere con occhi trasognanti lo spettacolo della natura.
Una menzione particolare poi la dedico a Pasqualino CASABURI che, in nome di EmozionArti, ha colto ancora una volta l'occasione di promuovere il bello .
Da ultimo ringrazio Paolo PISANI la cui presenza è sempre stimolante nel campo dell'Arte ed è una garanzia per me ed un monito costante a fare bene.
Ah! Dimenticavo Patrizia ZUCCHERINI senza la quale nulla di tutto questo sarebbe possibile e che è riuscita a far sorridere anche me , nonostante tutto...
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