Spesso
nel buio della notte,
mi sorprendo, disteso nel letto
che fisso, al soffitto,
il tempo che scorre
proiettato tecnologico.
Rosso
come il sangue che un cuore sparpagliato
mi schizza nelle arterie
e mi mantiene in vita.
Cerco invano di sincronizzarlo
coi battiti del polso
e, a volte, trattengo il respiro
per rallentarne la corsa,
per ingannare lui e me stesso.
Amaramente
sorrido al "tempo libero"
perchè penso che non sarà più tale,
incapace di darci un futuro,
sequestrato dal male presente.
Non 'cattività' ma ' creatività ' ! Bravo Guido!!
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